La tecnica più efficace per il trattamento della nevralgia del trigemino classica è la decompressione microvascolare.
La decompressione microvascolare ha il vantaggio di durare a lungo e di un ridotto rischio di perdere sensibilità al volto e dolore.
L’obiettivo dell’intervento chirurgico è quello di eliminare all’interno del cranio la compressione di un’arteria o una vena sul nervo trigemino (noto come conflitto neurovascolare). L’arteria più coinvolta è arteria cerebellare superiore.
L’intervento chirurgico viene eseguito con l’ausilio di tecniche di monitoraggio avanzate. A tal fine la funzionalità del cervello e dei nervi che da esso si formano viene controllata durante tutto l’intervento.
Una piccola incisione viene eseguita dietro l’orecchio ed il microscopio operatorio e l’endoscopio sono utilizzati per eseguire la procedura. Una volta identificate le strutture che comprimono il nervo trigemino, queste vengono delicatamente allontanate con un piccolo quadrato di politetrafluoroetilene.
L’intervento è molto efficace. A 8 anni dall’intervento circa l’80% dei pazienti è senza dolore e non ha necessità di prendere alcun farmaco.
L’intervento di decompressione microvascolare può essere eseguito anche nei pazienti che abbiano già ricevuto altre procedure (rizotomia, radiochirurgia).
Nei pazienti che abbiano già eseguito radiochirurgia vi è un rischio aumentato di una riduzione dell’udito dopo l’intervento. Per ridurre il rischio il Dr. Christian Brogna utilizza costantemente metodiche di monitoraggio delle strutture nervose deputate all’udito.
Per approfondimenti:
Silberstein S, Lipton R, Dodick D. eds. Wolff’s Headache. 8th ed. New York, NY: Oxford University Press; 2008: 633-648