Anatomia del nervo facciale

Vediamo insieme cosa è il nervo facciale e quali sono le patologie di interesse neurochirurgico che lo coinvolgono.

Cosa è il nervo facciale?

Il nervo facciale è coinvolto in numerose patologie di interesse neurochirurgico. Tra queste le principali sono:

  • i tumori;
  • i cavernomi e le altre malformazioni vascolari del tronco dell’encefalo e del pavimento del IV ventricolo;
  • i neurinomi del nervo acustico;
  • i meningiomi e gli altri tumori dell’angolo ponto-cerebellare;
  • gli spami facciali dovuti a conflitti neurovascolari.

Una conoscenza anatomica approfondita è necessaria per un adeguato trattamento neurochirurgico delle condizioni che lo coinvolgono.

Il nervo facciale (o VII nervo cranico o nervo faciale) è composto di due unità: il nervo facciale propriamente detto ed il nervo intermediario di Wrisberg.

Questi due nervi emergono dal tronco dell’encefalo al di sopra dell’oliva bulbare.

Sono accollati l’uno all’altro nel loro decorso intracranico fino all’acquedotto di Falloppio. All’altezza del ganglio genicolato questi due nervi si fondono in un tronco unico.

Il nervo facciale propriamente detto è un nervo motore somatico, mentre il nervo intermediario di Wrisberg è un nervo misto, costituito da fibre afferenti, provenienti dalla sensibilità tattile e gustativa della mucosa buccale, e da fibre efferenti viscerali secretrici destinate alle ghiandole salivari sottomascellare e sottolinguale ed alle ghiandole lagrimali.

Quali muscoli innerva il nervo facciale?

Innerva i muscoli pellicciai della testa, del viso e del collo. I muscoli pellicciai regolano con il loro tono e la loro contrazione l’espressione del viso. Pertanto la lesione del nervo facciale propriamente detto produce un grave deturpamento dell’euritmia espressiva dell’individuo.

Da un punto di vista clinico i muscoli innervati dal nervo facciale sono raggruppati in un settore superiore ed inferiore.

Il settore superiore comprende Il muscolo frontale, il muscolo sopraciliare e l’orbicolare delle palpebre.

Il secondo settore tutti gli altri muscoli facciali.

Cosa significa? Che alcuni soggetti colpiti ad esempio da una paralisi del nervo facciale per un ictus ischemico o emorragico presentano la perdita funzionale dei muscoli appartenenti al settore inferiore della faccia lasciando integri quelli del settore superiore che ricevono una innervazione bilaterale. Quando invece il danno del nervo facciale riguarda settori al di fuori del tronco dell’encefalo entrambe le componenti ne sono affette.

Qual è l'origine reale del nervo facciale propriamente detto?

Il nervo facciale origina da un nucleo del tronco cerebrale situato nella parte tegmentale del ponte di Varolio, in linea con il nucleo motore del trigemino, anteriormente al nucleo del nervo abducente, medialmente alla radice discendente del nervo trigemino.

Il nucleo del nervo facciale si continua inferiormente con il nucleo ambiguo del nervo glosso-faringeo.

Dal nucleo ha origine il fascio radicolare del facciale, il quale si dirige all’indietro e descrive un’ansa attorno al nucleo del nervo abducente (colliculus facialis) sul pavimento del quarto ventricolo.

A questo livello il nervo facciale viene mappato intraoperatoriamente durante la rimozione dei tumori o delle malformazioni vascolari del pavimento del IV ventricolo al fine di non danneggiarlo e poter preservare l’integrità dell’espressione mimica del paziente.

Il fascio radicolare del nervo facciale si dirige infine in avanti e in basso per apparire sulla superficie del tronco dell’encefalo a livello della fossetta sopraolivare.

Nel suo nucleo si possono distinguere due raggruppamenti cellulari:

  • ventrale, da cui derivano le fibre per il facciale inferiore;
  • dorsale da cui derivano quelle per il facciale superiore.

Le fibre del nervo facciale non si decussano sulla linea mediana. Tuttavia alle cellule del nucleo arrivano fibre della via piramidale del lato opposto e fibre derivanti dai nuclei sensitivi del nervo trigemino e del nervo cocleare.

Giungono inoltre fibre del talamo ottico, che spiegano la contrazione riflessa dei muscoli mimici per ragioni emotive.

Il fascicolo longitudinale mediale conduce infine fibre provenienti dal nervo oculomotore, trocleare e abducente.

Qual è l'origine reale del nervo intermediario di Wrisberg?

Le fibre efferenti traggono origine dal nucleo salivatorio superiore o nucleo superiore di Kohnstann.

È posto dorsalmente al nucleo del nervo facciale.

Le sue fibre sono pregangliari e si interrompono nei gangli sottomascellare, sottolinguale e sfenopalatino.

Le fibre postgangliari sono destinate a raggiungere le ghiandole sottomascellare, sottolinguale e lagrimale. In particolare, e questo ha valenza chirurgica, le fibre destinate alla ghiandola lagrimale giungono al ganglio di Meckel attraverso il nervo grande petroso superficiale.

Le fibre afferenti provengono dalla mucosa linguale per la sensibilità gustative ed arrivano al ganglio genicolato.

I prolungamenti centrali delle fibre a T raggiungono il nucleo del tratto solitario.

Qual è l’origine apparente del nervo facciale e del nervo di Wrisberg?

Le due unità, il nervo facciale ed il nervo intermedio di Wrisberg, emergono dalla fossetta sopraolivare del bulbo: il primo è mediale ed il secondo è laterale.

Il nervo di Wrisberg divide il nervo facciale dal nervo acustico ed a questo si deve la sua definizione di nervo “intermediario”.

Qual è il decorso intracranico del nervo facciale?

Una volta emerso dal tronco dell’encefalo, il nervo facciale si dirige in alto, lateralmente e in avanti verso il meato acustico interno, accompagnato dal nervo acustico e dal nervo intermediario.

Giunti nel fondo del meato acustico interno, il nervo facciale e l’intermediario si addentrano nell’acquedotto di Falloppio.

Il nervo intermediario si interrompe nel ganglio genicolato.

Il nervo facciale percorre tutto l’acquedotto e fuoriesce dal foro stilomastoideo per penetrare nella loggia parotidea e dividersi in un ramo temporo-facciale e un ramo cervico-facciale.

Quali rapporti contrae il nervo facciale con le altre strutture anatomiche cerebrali?

Il nervo facciale dopo la sua emergenza decorre nell’angolo ponto-cerebellare. Si addentra quindi nel meato acustico interno assieme al nervo intermediario del Wrisberg, al nervo acustico e all’arteria uditiva interna. Una guaina aracnoidale comune circonda questi nervi.

Nel fondo del meato acustico interno il nervo penetra nell’acquedotto di Falloppio, che si origina nella fossetta anterosuperiore.

In questo canale ha 3 porzioni:

  • una prima porzione di 3-5 mm diretta in senso postero-anteriore, perpendicolare all’asse della rocca petrosa;
  • una seconda di 10-12 mm disposta in senso mediolaterale parallela all’asse della rocca;
  • una terza porzione disposta verticalmente che raggiunge il foro stilomastoideo.

Le tre porzioni sono unite tra loro da due angoli o gomiti, il primo a livello dello hiatus (iato) del Falloppio.

Nella prima porzione il canale del facciale decorre tra la chiocciola e il vestibolo. Nella seconda è in rapporto medialmente con il vestibolo; in questa porzione il canale del facciale si rende alquanto sporgente verso la cavità dell’orecchio medio, dalla quale è separato da una sottile lamella ossea e dalla mucosa. Nella terza porzione l’acquedotto discende tra la cassa del timpano e il seno sigmoide, separato dalla superficie dalle cellule mastoidee.

Il suo decorso può essere proiettato in superficie da una linea che decorre verticalmente 2 mm posteriormente al meato acustico esterno, repere fondamentale per rispettare il nervo facciale negli approcci neurochirurgici al basicranio (approccio presigmoideo) per la rimozione di tumori cerebrali, cavernomi, malformazioni vascolari o l’esclusione dal circolo degli aneurismi cerebrali.

Il ganglio genicolato occupa la superficie mediale del primo gomito del nervo facciale.

Fuoriuscito dal foro stilomastoideo il nervo facciale decorre nella loggia parotidea. Discende poi esternamente al ventre posteriore del muscolo digastrico.

A livello del massetere fornisce i due rami terminali.

Cos’è il nervo grande petroso superficiale?

Il nervo grande petroso superficiale è un ramo intrapetroso del nervo facciale.

Fuoriesce dallo hiatus di Falloppio, decorre al di sopra del foro lacero sul pavimento della fossa cranica media, e con il nervo petroso profondo costituisce il nervo vidiano, che decorre nel canale vidiano e raggiunge il ganglio sfenopalatino.

La preservazione del nervo grande petroso superficiale è fondamentale negli approcci neurochirurgici pretemporali alla fossa cranica media. Una sua lesione può causare secchezza oculare, ed eventualmente, nei casi più gravi, ulcera corneale e cecità.

Bibliografia

Virno V. Estesio-neurologia. 1974, Università di Roma La Sapienza

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