Oggi nel nostro Paese, come ogni 5 novembre, si celebra la Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro.
La ricerca ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, anche grazie a campagne di sensibilizzazione promosse da pazienti, famigliari, associazioni e istituzioni pubbliche e private, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla ricerca scientifica.
Secondo il recentissimo rapporto “State of the Health in the UE” in Italia la percentuale di pazienti che sopravvivono a 5 anni dopo una diagnosi di tumore è del 63%, ben al di sopra della media Europea del 57%.
La ricerca sul cancro è una condizione imprescindibile per formulare strategie di cura tempestive, tecnologie per diagnosi sempre più precoci, trattamenti “su misura” per ogni paziente.
Come medico e neurochirurgo mi prendo cura dei pazienti affetti da tumori cerebrali tutti i giorni. Il mio lavoro consiste nello studiare meticolosamente ogni caso, trovarne l’unicità perché ogni cervello è diverso così come lo è ogni persona. E’ fondamentale creare un ambiente accogliente per ogni paziente, creando un rapporto personale e di grande fiducia. Consiste nella definizione di una strategia di intervento integrata con il supporto di altissime professionalità multidisciplinari, di tecniche e tecnologie all’avanguardia.
Niente di tutto questo sarebbe possibile senza la ricerca scientifica. Sono fiducioso che la ricerca continuerà a far passi da gigante a supporto del mio lavoro e di quello della mia équipe, soprattutto grazie a campagne di sensibilizzazione nazionali ed internazionali il cui obiettivo è quello di non abbassare la guardia.
Non abbassiamo la guardia, mai.
Foto: 1952 Rita Levi Montalcini scopre il Nerve Growth Factor (NGF) nel suo laboratorio a St Louis, USA
